ECONOMIA

In questa pagina, da buon "sincretico", ho raccolto  alcuni articoli e mie proposte per la soluzione di alcuni problemi economici e sociali del Paese.

Non essendo un economista, si tratta ovviamente solo  di linee guida, idee generali, proposte programmatiche per titoli,  volte a favorire un dibattito più approfondito. Si tratta di ipotesi di soluzioni   dettate da ragionevolezza e buon senso, frutto di sintesi di mie letture ed approfondimenti  rispetto a quanto economisti di vaglia vanno proponendo  da tempo e dalle mie specifiche competenze in alcuni settori.

Credo che la cosa migliore da fare sia infatti  cercare una sintesi tra le  migliori proposte che vengono da esperti nei vari settori ma anche da varie forze politiche e della  società civile perchè  solo da un dibattito trasparente, democratico e costruttivo, può venire la soluzione  a diversi problemi che una classe politica inetta ed incapace ha lasciato marcire  nel cassetto del proprio ego di potere.  E' questo, in fondo, uno dei messaggi nuovi, tra i tanti, che il m5s ha portato con se' nel parlamento, con un programma e competenze frutto di un attento studio collettivo, il solo che può produrre idee nuove e radicali cambiamenti positivi  in un paese impantanato da un ventennio.

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LE VERE CAUSE DELLA CRISI

di Angelo Mazzoleni,
 pubblicato sulla rivista "ITALIANOTIZIE"






Alcuni dati sulla concentrazione della ricchezza  su cui riflettere:
-secondo il  recente “Global Wealth Report” di Credit Suisse, lo 0,5% di persone più ricche controlla più del 35% della ricchezza mondiale .Il 2% delle persone più ricche detiene più della metà di tutto il patrimonio immobiliare globale.Anche secondo  "The Economic Collapse" la ricchezza diventa sempre più concentrata nelle mani di pochissimi, ed il ceto medio sta scomparendo  anche nelle nazioni benestanti come gli Stati Uniti...



-uno studio, diffuso dall'Observer e realizzato, per il gruppo Tax Justice Network ,da James Henry, esperto di tassazione ed ex capo economista della società McKinsey dicono che  i capitali evasi e nascosti nei paradisi fiscali  ammontano ad una cifra compresa tra 21000 e 32000 miliardi di dollari. Le stime a cui è arrivato Henry derivano dall'incrocio di diversi dati, da quelli della Banca per i regolamenti internazionali, a quelli del Fondo Monetario Internazionale.
E’ stato calcolato che basterebbe il rientro dei super-capitali evasi per azzerare l’attuale crisi europea del debito...

Le stime più attendibili europee  dicono che se si applicasse un tasso dello 0,1 per cento sulle transazioni finanziarie mondiali, il relativo gettito garantirebbe un'entrata fra i 160 e i 170 miliardi di dollari, il doppio della somma annuale necessaria per debellare la povertà estrema del mondo.
Sull’"Economist", che certo non puo’ definirsi di matrice comunista, si afferma che  il problema della crisi occidentale dipende proprio dalle  enormi disparità di ricchezza e da una mancata redistribuzione della stessa come si faceva in passato. Persino Soros ed altri ricchi  sostengono oggi la necessità di tassazioni sulle rendite e transazioni finanziarie che ,basterebbero a farci uscire dalla crisi.
Secondo l’economista francese Thomas Piketty «la ricchezza detenuta nei paradisi fiscali sarebbe sufficiente a trasformare l’Europa in un grosso creditore netto nei confronti del resto del mondo»."
Infine, altre stime calcolano che il 10% degli Italiani detengono un patrimonio complessivo pari al triplo del nostro debito, mentre i capitali evasi nella sola Svizzera ammontano a diverse centinaia di miliardi  di euro.

Le implicazioni di tutti questi dati sono evidenti: 

-confermano che le politiche di rigore imposte ai vari paesi in crisi, la privazione dei diritti e il dissanguamento delle classi sociali più deboli, attuate in Italia da Monti e le sue ricette fallimentari, sono del tutto inutili e funzionali ai poteri forti internazionali, tutti i dati istat e della corte dei conti lo sanciscono , 

- che si potrebbe uscire dalla crisi perseguendo una  decisa politica atta a redistribuire la ricchezza tassando la finanza  e le transazioni finanziarie, da un lato e a  stanando con determinazione, nei paradisi fiscali, gli evasori ,di cui si conoscono i nomi più importanti dall'altro. 
Basterebbe che governi europei di concerto con gli  Usa, fino ad oggi succubi del mercato, decidessero di perseguire, insieme ed in accordo,  una politica nuova di redistribuzione della ricchezza,  premessa anche per la costruzione di una vera Europa dei popoli. Ma questo potrà avvenire solo con la determinazione di una   vera sinistra al governo che giochi di concerto con Hollande ed Obama. Purtroppo noi,in Italia,  ci ritroviamo il PD...

Una battaglia dura perché, come vediamo,dalle molte reazioni contrarie alla Tobin tax, (la sacralità e l’intoccabilità dei ricchi è sempre stata la bandiera delle destre) dovranno combattere contro dei poteri che hanno dalla loro media stampa e  uomini "sponda"all'interno  dei governi e delle istituzioni.


In ogni caso,  perché  si realizzi  il profondo cambio di rotta sopra descritto,  è fondamentale che nei vari paesi,come già successo in Francia, si affermino forze nuove progressiste,di vera sinistra e con leader coraggiosi, capaci di contrastare quei poteri finanziari e non di esserne succubi o asserviti oppure dare vita a nuovi movimenti collegati a livello europeo..Questo significa Creare una vera Europa dei popoli, una banca centrale autonoma, un parlamento che decide e non  i tecnocrati, l'abbandono delle politiche fallimentari neo-liberiste, del rigore  e  la revisione dell'assurdo vincolo del pareggio di bilancio, che impedisce ogni crescita e serve solo a pagare gli interessi del debito agli strozzini della finanza ed alla Germania. 

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UN PROGETTO PER SALVARE IL PAESE





Da tempo sostengo che bisognerebbe  sviluppare un
progetto organico per risolvere i problemi del paese.
Un piano  a breve ( per le soluzioni a problemi

semplici) a medio, per quelli più complessi ) e quelle 

di lungo periodo, con tanto di obiettivi mezzi tempi ecc.



Anche il   programma del m5s, da questo punto di 

vista,è incompleto.

Ma tutto questo presuppone prima la creazione 

prima,da parte del movimento, di strumenti adeguati 

per la democrazia liquida, costruendo   un unico sito 

nazionale dotato di piattaforme idonee a costruire 

questo progetto per il paese con i cittadini. Uscire in 

poche parole da improvvisazione ed estemporaneità. 

Per quanto riguarda questo ultimo punto ho,ormai  da 

un anno, elaborato il progetto  descritto in home 

page.



Per quanto riguarda invece i contenuti di un progetto 

politico per salvare questo paese mi limito qui  ad 

indicarne le linee generali dal mio punto di vista:

Studi di diversi economisti internazionali hanno ormai individuato le cause di fondo della crisi economica:

1-lo strapotere della finanza sull’ economia reale,

2-l’enorme divario oggi esistente tra ricchi e poveri con impoverimento del ceto medio e delle masse che ha determinato il crollo dei consumi e che richiederebbe,una ridistribuzione della ricchezza anche attraverso una patrimoniale sui beni dei super-ricchi, che detengono capitali pari a 5 volte il nostro debito.

3-il fallimento delle politiche neo-liberiste e l’asservimento della politica ai poteri forti finanziari.
Oggi sono alcuni stessi super-ricchi che invocano una redistribuzione della ricchezza rendendosi conto che senza questo passaggio non ci potrà mai essere una uscita dalla crisi globale.


Il m5s credo dovrebbe partire da alcuni dati , al di là del reddito di cittadinanza, per proporre un piano complessivo con relative coperture che tenti di rimuovere le cause della crisi italiana partendo dunque da questi punti di fondo (dunque complessi) che, a mio avviso sono prioritari, in ordine di importanza: 

1- REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA , attraverso una patrimoniale ed abbattimento del debito pubblico italiano,
2-rilancio dell’economia attraverso una drastica riduzione della tassazione di imprese e lavoro,
3-investimenti su ricerca scuola e cultura con revisione del’aberrante riforma pensioni Fornero
4-valorizzazione del nostro turismo e patrimonio artistico
5-sburocratizzazione
6-piano industriale e agricolo e per le energie alternative
7-piano per lotta a mafie ,evasione nei paradisi fiscali e interessi finanziari
Indico anche alcune coperture e modi :
-30 miliardi sono ricavabili dal taglio a opere inutili come la Tav e da spese militari limitandole alla sola rinuncia ad acquisto aerei americani, altri da una lotta serrata alla evasione dei superricchi in Italia e nei paradisi fiscali ( elaborando un piano di controlli inasprendo le pene ecc.)- si parla di centinaia di miliardi di euro)

-spendiamo circa settecento miliardi di spesa pubblica di cui il m5s ha individuato diversi tagli a spese inutili che consentirebbero introiti di altre decine di miliardi
-una patrimoniale sui superricchi, che detengono capitali pari al triplo del nostro debito (altri miliardi in base all’entità della tassazione) 
-taglio pensioni d’oro ed altri costi di tutto il sistema politico ed amministrativo

-eventuale utilizzo di parte delle nostre riserve auree ( le seconde al mondo valutate il circa 130 miliardi di euro)


-ma il problema dei problemi irrisolto dalle caste trasversali che ci governano da un ventennio, l’alibi di fondo con cui Germania e mercati ci ricattano e stanno affossando il paese con la complicità delle nostre caste politiche, che gli italioti continuano a votare, è quello del nostro debito pubblico . Risolvibile se riuscissimo a ricomprarci almeno la parte in mano estera( circa 6oo miliardi- patrimoniale sui super-ricchi). 

LA QUESTIONE DEL DEBITO PUBBLICO( in realtà privato).

Mi sono spesso chiesto se  i governi che si sono succeduti in questi anni fossero formati da incapaci o da individui collusi con i poteri forti finanziari europei e con gli interessi della Germania.

Non è infatti possibile spiegare altrimenti perché i vari Tremonti, Monti, Letta ed ora Renzi,  invece di produrre ed applicare fallimentari  ricette di macelleria sociale o palliativi, non abbiano mai affrontato davvero  la  causa prima della crisi italiana: la questione di UNA RIDUZIONE DIRETTA del nostro  debito pubblico, quella per cui a suon di spread ci hanno attaccato e costretto (si fa per dire) a firmare patti demenziali come vincolo pareggio di bilancio, fiscal compact ecc...


Si poteva cercare di  portarlo sotto quello tedesco o ricomprarci quel 30% in mano estera. In questo modo, i mercati finanziari e Troika  non avrebbero potuto ricattarci  ma, soprattutto, non avremmo dovuto né dovremmo pagare  tutti quei miliardi di interessi che ci impediscono qualunque manovra di reale crescita, né avviarci, grazie all' incredibile asservimento dei leader italiani, a diventare  una colonia economica tedesca.

La follia italiana nel non affrontare il problema del debito pubblico già anni fa,   ha portato come conseguenze devastanti, oltre agli attacchi spread, l’introduzione demenziale  del vincolo del pareggio di bilancio  oltre alla questione, mai ridiscussa, del fiscal compact che ci scostano altre decine di miliardi che uniti a quelli degli interessi sul debito diventano una cifra insostenibile e segnano la pietra tombale non solo di ogni politica di crescita ma di tutta la nostra pur potenzialmente ricca economia.

Una follia suicida inspiegabile se non appunto con la stupidità politica  o la collusione agli interessi dei poteri forti.
Il nostro debito pubblico peraltro,  invece di diminuire, continua ad aumentare, proprio in virtu’ delle ricette assurde neo-liberiste  del rigor mortis.

Eppure i modi per abbattere il debito c’erano e ci sono ancora :

-una patrimoniale,non annunciata e  secca,  sui beni dei super-ricchi italiani ( che ricordo detengono capitali pari al triplo del nostro debito)

- un piano serio di dismissioni pubbliche ( che ricordo sono stimate in 600 miliardi escludendo i beni artistici).
-eventuali altri provvedimenti (tagli alla spesa,al limite utilizzo di parte delle nostre ricche riserve auree ecc.


Abbattendo il debito pubblico risparmieremmo miliardi di interessi all’anno che ora  paghiamo agli strozzini dei mercati, saremmo liberi da ogni  ricatto, potremmo rivedere sia il vincolo del pareggio di bilancio che fiscal compact e avere finalmente tutte quelle risorse e dignità per rilanciare alla grande il nostro paese. 

5 commenti:

  1. In fase di aggiornanento. Chi volesse segnalarci blog in tema può farlo via email:
    mazzoleniangelo@libero.it

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  2. Interessante il progetto, sono molto interessato all'argomento e apprezzo il vostro lavoro...

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    1. volendo puoi portare il tuo contributo qui o meglio sul forum collegato a questo blog ,basta iscriversi..

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  3. Una raccolta di idee molto utile anche se necessariamente lunga.soprattutto perchè parte dalle cause vere dei problemi e cerca varie soluzioni.

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  4. Soluzioni condivisibili ,anche i progetto di democrazia è interessante ma vedo che Grillo se ne guarda bene dall'agire su questa strada. Forse teme che tutto gli sfugga dalle mani...

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