Dopo la "proposta indecente" del PD per un passo indietro del Movimento Arancioni in alcune regioni a rischio per la vittoria al senato, inizia il secondo atto della fanta-commedia all’italiana: la propaganda sul "voto
utile".
Tecnica ormai consunta, rivelatasi poi improduttiva e perdente,
di veltroniana memoria. Mi pare improbabile che gli elettori di sinistra cadano nuovamente nell’ennesimo tranello bevendosi le patetiche perorazioni che, sempre più alte con l’approssimarsi
del voto, si leveranno come lamenti del
pastorello gridante al lupo al lupo. Tutti alla lunga ne capirono l’ipocrisia e smisero di credergli.
Bene ha fatto
dunque Antonio Ingroia a chiudere
definitivamente la porta ad un Pd incapace di un profondo rinnovamento non
solo di uomini, ma di stile e soprattutto di linea politica, contenuti e di strategia. Un
partito lacerato al suo interno da contraddizioni mai sanate. Un partito che
non ha mai dimostrato la reale volontà di assumersi in prima persona l’onere di
governare il paese. Dopo aver appoggiato passivamente, invece di andare al voto
( utilizzando la balla mediatica del “baratro imminente”), un governo
tecnocratico ed ogni sua manovra ammazza-diritti e popoli e pro strozzini di
banche e finanza, corteggiato a lungo Casini invece di costruire con la
sinistra un programma alternativo alla fallimentare agenda del “Rigor Mortis”, ora il
pd cerca di scaricare su altri i
possibili danni della sua incomprensibile linea politica. Si aggrappa all’ultimo filo di
una corda cui rischia di impiccarsi da solo, stante anche il Porcellum, rischiando di far perdere alla sinistra anche queste
elezioni, condannando il paese all’ingovernabilità.
Peraltro, come ha
lucidamente evidenziato Ingroia oggi, richiedere un voto utile è doppiamente
ipocrita e fuorviante essendo il pdl allo sbando. Se il pd davvero avesse
voluto vincere anche al senato sarebbe
bastato accettare le iniziali aperture del movimento arancioni e concordare un programma condiviso attraverso una
alleanza stabile con la sinistra e non
con il centrodestra.
Bersani invece ha
scelto l’altra strada: quella dell’ennesimo inciucio col papa
straniero, con una improponibile
alleanza di governo che pretenderebbe di assemblare pezzi incompatibili come SEL e caste riciclate centro-destriste
sotto il mantello di Monti, come se il paese non ne avesse già pagato abbastanza
le inique ed inutili ricette. Vago e generico mi pare anche il programma pd, incapace di produrre idee realmente alternative e con una, seppur minima, parvenza di
sinistra.
Il solito vecchio film .
Il voto utile, il
nuovo film, passa invece attraverso la
crescita in parlamento di forze e facce nuove, anche di altri movimenti antimontiani e della società civile,
soprattutto attraverso programmi coraggiosi, innovativi ed alternativi, che si
ispirino a modelli di democrazia dal basso, capaci di produrre nuove proposte di risanamento,
un profondo e vero ricambio di questa classe dirigente ormai al capolinea.
Rafforzare oggi il progetto Ingroia, che
ha già il grosso merito di aver riunificato la sinistra, significa la possibilità di far mutare linea ai vertici
pd e salvare il paese da politiche neo-liberiste ed asservite ai poteri forti di
banche e finanza, significa salvare il paese dalla perdita della nostra
sovranità nazionale, dalla crisi della democrazia, dall’ asservimento ai poteri forti europei e d’oltreoceano, ad
una nefasta riedizione del montismo e della sottocultura dell’illegalità delle
destre, dalle caste trasversali e,appunto, dal Monti bis. Significa dare forza al
cambiamento ed alla parte migliore del paese e ridare speranza all’Italia più debole su cui è stata scaricata questa
crisi truffa.
Per poterlo fare, occorre partire da un vero risanamento etico prima ancora che economico, per cercare di costruire una vera Europa
dei popoli .
Davvero incredibile a che punto sia arrivato questo partito che una volta si definiva di sinistra , a volersi alleare con la destra.
RispondiEliminaNon è certo a costoro che darò il mio "voto utile".
Come hai scritto altrove credo che serva anche una alleanza strategica tra i vari partiti e movimenti che si oppongono alle politiche del rigore.
RispondiEliminaLe pretese assurde del Pd sono davvero rivelatrici dell'ipocrisia di questo partito che ormai poco ha di sinistra. Dopo aver appoggiato Monti e voleri alleare con lui. chiede a chi dissente ...di ritirarsi, roba da matti.
RispondiEliminaIl rischio comunque di perdere al senato e far vincere il pdl resta,non capisco comunque la strana logica con cui si muove il pd.
RispondiEliminaIl pd per le sue scelte stupide perderà ancora una volta al senato.
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