giovedì 11 settembre 2014

DEMOCRAZIA LIQUIDA E PARELON

Di Angelo Mazzoleni
Due anni fa formulai,  su questo blog, le linee guida di un progetto teorico per la pratica di una reale democrazia liquida organizzata, come inizialmente previsto, ma mai realizzato nel non statuto di Grillo e Casaleggio che potete vedere qui:
http://progettodemocraziadiretta.blogspot.it/2012/12/un-nuovo-modello-organizzato-di.html


In seguito, ho partecipato a diverse piattaforme liquide (liquid feedback ), comunali e  regionali, tutt'ora in parte attive ma in crisi. Evito di parlare dell'inadeguato forum di Grillo e degli altri strumenti, alcuni dei quali  come lex, anche apprezzabili ma che certo non possono produrre alcuna reale costruzione dal basso di programmi e di processi democratici realmente rivoluzionari ed efficaci. Ne ho già parlato altrove e del resto credo ormai che la stragrande maggioranza degli iscritti lo abbia più volte   sottolineato, invano.

Ritengo dunque di poter dare un contributo utile al dibattito che ha ripreso vigore, attraverso l'impegno di nuovi soggetti e figure emerse nella base del m5s anche  sull'inizio della sperimentazione, nel Lazio, della nuova ed innovativa piattaforma PARELON. 



In altri termini: portare a compimento l'idea di una grande rivoluzione democratica oggi doppiamente necessaria, vista la grave situazione politica,sociale ed economica,  e possibile grazie ai nuovi strumenti informatici. La stessa che Clistene e Pericle riuscirono a far funzionare tanto tempo fa e che era uno dei punti rivoluzionari iniziali del m5s, poi di fatto mai realizzari ne' in rete me' sul territorio e neppure all'interno dell'attuale gruppo dei nostri portavoce.



Storia di Parelon 





Nasce ed è sviluppato da volontari ,in qualità di attivisti del M5S. Inizialmente c’erano discussioni in corso con lo staff di Beppe Grillo e di comune accordo avevano deciso di utilizzare Parelon pe le votazioni regionali e comunali mentre LEX sarebbe rimasta l’unica piattaforma ufficiale del Parlamento del Movimento 5S.

L’intento degli ideatori di Parelon Emanuele Salvetta e Andrea Panella (professione WEB MARKETING) , non era quello di sostituire o creare qualcosa di alternativo, ma per non creare dissidi decisero di sospendere il percorso. Da due mesi circa invece hanno deciso di proseguire lo sviluppo con un altro tipo di atteggiamento. Tolto il M5S che sponsorizzava, gli ideatori, hanno deciso di non mettere più il cappello politico al progetto ma di renderlo apolitico e apartitico. Altri partiti e associazioni non politiche hanno mostrato attenzione e fatto richiesta d’utilizzo di questa piattaforma. Anche alcuni meetup l’hanno richiesto per approvare le proprie discussioni.



Il progetto Parelon prevede pertanto la collaborazione con chiunque voglia la D.D.

Il referente politico di questo progetto è Barillari Davide consigliere regionale M5S il quale avrà prossimamente un incontro con Casaleggio.

PARELON acronimo in tutte le lingue occidentali di Parlamento Elettronico Online

E’ una piattaforma che consente di dotare tutti i cittadini degli strumenti necessari per realizzare delle leggi partendo da zero, eliminando le assemblee fisiche.


COME FUNZIONA 





All’esterno di  Parelon, ad esempio attraverso un forum, da parte di un cittadino, viene proposta e promossa e discussa un’idea (non più di tre emendamenti per cittadino).

Quando sarà raggiunto un quorum, stabilito di volta in volta, la proposta sarà esaminata da un gruppo di dieci competenti scelti dal sistema a random. All’interno del sistema sarà stilato un elenco di competenti per tipologia di argomenti (persone che avranno inviato un CV allo staff ).

Se la commissione competente ammetterà la proposta, questa potrà essere rimessa in discussione o nuovamente emendata per poi essere messa in votazione.

La commissione altresì dovrà trovare i fondi per la proposta.

Nell’idea massima tale votazione dovrebbe rendere

direttamente esecutiva la proposta votata, ma allo stato attuale non è possibile mancando le leggi adeguate.

Il Parelon sta effettuando dei test che partiranno con la regione Lazio, a seguire dietro richiesta di consiglieri la regione Sicilia e Lombardia. 



VOTO PALESE 

La proposta sarà votata con voto palese da utenti CERTIFICATI.
Il certificatore abiliterà l’utente all’interno del Parelon.
NON C’E’ DELEGA 
Parelon non prevede delega. Questa mancanza di delega è oggetto tutt’oggi di discussione, tra le ragioni la mancanza di educazione alla democrazia.
VOTO FALSATO da altri elementi.
Non esistono soluzioni tecniche che possano risolvere la possibilità di vendere il proprio voto.

SICUREZZA DEI DATI PERSONALI 
Il sistema prevede un doppio accesso di sicurezza attraverso la dotazione di una chiavetta del tipo utilizzata dalle banche

VIDEO ILLUSTRAZIONE FUNZIONAMENTO PARELON:









8 commenti:

  1. Un post davvero interessante ed utile per capire, complimenti per l'abnegazione. Vale la pena anche se lungo di leggerlo fino alla fine. Concordo con la tua idea di fondo che occorra costruirci attorno una organizzazione e un supporto di altri strumenti che evitino la dispersione e consentano il coordinamento tra i vari livelli territoriali.

    RispondiElimina
  2. Dubito che Grillo e Casaleggio accettino la cosa .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non la accettano bisognerà continuare da soli in autonomia.Ma l'unione fa comunque la forza.

      Elimina
  3. Finalmente qualcosa si sta forse sboccando anche se molto c'è ancora da fare. Per quel che ho vsito Parelon mi pare un ottima base di partenza ma concordo con te che senza una sua estensione nazionale e una migliore organizzazione del tutto, si possa ripetere il fallimento delle prime piattaforme. Ci vorrebbe qualche parlamentare che si spendesse per coordinare le iniziative oppure un gruppo che se ne faccia carico a livello nazionale con o senza Grillo.Complimenti per la efficace sintesi.

    RispondiElimina
  4. Un riassunto molto interessante,ma il punto principale e la condizione perchè si realizzi la democrazia diretta resta,almeno nel m5s, il via libera di Grillo e Casaleggio ad una sua ufficializzazione,a meno di voler comunque procedere usando un altro marchio. Sono d'accordo sul fatto che attualmente ci sia troppa dispersione delle idee e del confronto su vari siti e pagine Facebook, mentre basterebbe un forum nazionale integrato o collegato anche se col tempo potrebbero crearsi problemi magari di sovraffollamento. Ottimo post.

    RispondiElimina
  5. Piattaforma interessante, ma non immune da rischi (ho letto molto sul loro sito, ma non ho la possibilità di guardare i video al momento).
    Credo, infatti, che non sia immune alla dittatura del like...nella fattispecie, il meccanismo di pushing degli articoli/emendamenti tende a far galleggiare gli interventi più popolari, non quelli più validi e preparati.

    Qui potremmo aprire un discorso politico sulla democrazia rappresentativa vs la democrazia totale, ma per la verità vorrei parlare soltanto delle mie impressioni sulla piattaforma, in questa sede.

    Ora, non sono certo un fautore dell'oligarchia legislativa e della dittatura dei probi viri, ma è innegabile che il thumb up & down, e finanche il feedback utente ricevuto a seguito della "delibera" intorno ad un articolo, si porti dietro il rischio molto concreto di livellare verso il basso il tenore e l'approfondimento medio delle proposizioni. Piaga, di per sé, già molto presente sui canali web per arcinoti motivi di "casuality".

    Mi si potrebbe dire che il galleggiamento favorisce l'emersione dei contenuti migliori, ma la realtà delle piattaforme di user-generated content è che ad emergere sono in realtà quelle che si vendono meglio, e il motivatore intrinseco dei propositori rimane il ritorno di popolarità e di affermazione nella sua rete sociale. Disinnescando, invece, il motivatore dato dal produrre e difendere idee di qualità.

    Questo rischia di portare, in breve, ad una perdita di autorevolezza della pattaforma in un dirompente effetto Yahoo Answers, su cui i propositori hanno, va riconosciuto, fatto delle pensate. Ma la loro armatura fatta di indicatori di rilevanza statistica e di sicurezza informatica, pur con un sistema di o-key assolutamente degno e ben pensato, tradisce una visione molto tecnica/ingegneristica del problema il cui valore non per forza si riesce a trasferire all'utenza profana, per motivarli. E quando un sistema che si basa sullo user-generated content perde di autorevolezza è l'inizio della fine (vedi Trip Advisor).

    Il discorso sui mezzi scelti (forum, blog) è molto soggettivo, e non credo sia il caso entrarci; ritengo però che questi canali soffrano. Hanno un potere informativo potente, ma creano quell'effetto wall-of-text scoraggiante per i più.

    Su ampia scala, insomma, ci vedo un problema di motivazione. Nel breve, c'è il rischio di motivare sempre gli stessi, ripiombando nell'oligarchia digitale; nel lungo, di produrre qualunquismo e like a pioggia con poca profondità media e perdita di autorevolezza e di fiducia nel mezzo, con successiva desertificazione delle discussioni.

    RispondiElimina
  6. Grazie per l'intervento, qui ne stiamo discutendo con due del team ,qualora ti interessi :
    http://www.m5slab.it/forum/index.php?topic=238.0

    RispondiElimina
  7. Interessante il progetto e il modello di forum illustrato. In effetti senza i provvedimenti che hai indicato è difficile gestire un progetto simile su un forum senza regole ben chiare e una struttura efficiente. Purtroppo sui forum attuali ci sono troppe persone prive della cultura necessaria per attivare confronti concreti e produttivi. scambìiano un forum per un bar.

    RispondiElimina

PER COMMENTARE CLICCA SU COMMENTI

AVVERTENZA
Questo blog è uno spazio libero ma post con insulti personali verso chiunque non verranno tollerati Il gestore del blog non è comunque responsabile del contenuto dei commenti per i quali ognuno si assume interamente la responsabilità di quel che scrive i.
Se incontrate difficoltà di inserimento , postate come anonimo oppure iscrivetevi al nostro forum.