Programmi sotto la lente e la linea politica suicida del PD

Per quanto diffidi sempre dei centri di analisi, presunti indipendenti (cpb), mi pare interessante l’iniziativa del Corriere della Sera che, in vista delle elezioni , chiederà a tutti i partiti di precisare il proprio programma attraverso  numeri, dati, idee  al fine di una informazione trasparente per i cittadini ma anche per calcolarne, attraverso il cpb  (qui viene la parte di cui diffido ), gli effetti nei 5 anni di futura legislatura .Uno strumento che, se non taroccato,  permetterà di conoscere in anticipo le conseguenze del proprio voto, in ogni caso costringerà i partiti  a venire allo scoperto, finalmente dicendo cosa  vogliono fare, e come,  concretamente per affrontare i problemi del Paese.

Intanto il pd, con la sua ottusa politica di inseguire una  innaturale alleanza con il centrino delle caste riciclate  sotto il cappello del Monti bis, invece di una alleanza con gli arancioni di Ingroia (che potrebbero risultare decisivi al senato) ci sta portando verso una probabile situazione di ingovernabilità.   In sostanza, i vertici del PD persistono nell'insano e suicida proposito  di sottomettersi all'ennesimo papa straniero,questa volta uno di destra, legato a mercati e finanza.

Ancora una volta tutta la sinistra rischia di essere danneggiata,nonostante Vendola cominci a realizzare d'aver commesso un errore a partecipare alle finte primarie e Ingroia stia tentando  di riunificare intorno ad un progetto alternativo tutta l'area di sinistra e con l’apertura al M5S. Il mio auspicio è che gli Italiani diano col loro voto forza ai movimenti alternativi alla vecchia partitocrazia o ci ritroveremo di nuovo in balia di caste partitocratiche, di politiche liberticide  dettate da strozzini di banche e mercati e dei loro referenti politici, le cui ricette fallimentari ed  ammazza popoli abbiamo già sperimentato in questo anno. In questi mesi si giocano i destini del paese ,la nostra sovranità nazionale, la possibilità o meno di un cambiamento profondo nel modo di gestire la politica e la democrazia.