Per chi volesse approfondire rimando alla descrizione nel mio progetto generale:
http://progettodemocraziadiretta.blogspot.it/…/un-nuovo-mod…
STRUMENTI DI SUPPORTO ALLA PIATTAFORMA LIQUIDA
Indipendentemente dalle questioni critiche sopra ricordate, sia che si tratti di utilizzare Rousseau o altre piattaforme, ritengo che la sola piattaforma di proposta e voto per i cittadini infatti, per quanto costituirebbe già un grosso passo in avanti, non sia sufficiente, per portare avanti e gestire, in modo organico e ben strutturato, un processo di reale democrazia diretta a livello nazionale, da cui si sarebbe dovuti partire, anche con la sperimentazione di Parelon, per poi estendere il modello ai livelli locali in modo uniforme e coordinato. Dovrebbero esserle affiancati altri strumenti di informazione, confronto educativo e di approfondimento per la crescita collettiva ( forum di pre-discussione e prima selezione proposte, blog giornale ecc) come ho cercato di illustrare in modo dettagliato nelle linee guida del mio progetto sopra citato.
Credo infatti sia venuto il momento, per il m5s, di passare dalla denuncia e dalle proposte, per soluzioni a breve e medio termine, alla costruzione di un progetto complessivo per il paese di lungo periodo in tutti i settori.
In sintesi: iniziare a costruire un modello di società alternativo che ne definisca meglio l'identità,attraverso quel che era il punto cardine rivoluzionario delle origini: la democrazia diretta, cosa impossibile se non si mettono in campo gli strumenti collettivi per poterlo fare ed organizzare, se non si definiscono le REGOLE chiare e trasparenti perchè ciò non si traduca nel caos e nella dispersione delle idee.
Per esperienza diretta di varie liquid feedback e meetup, posso dire che i principali ostacoli ad un produttivo processo democratico sono infatti:
-lo scarso impegno dei cittadini, l'ignoranza sui concetti base e meccanismi di una vera democrazia,
-il rischio di una sua gestione verticistica o oligarchica degli strumenti in rete ,
-la mancanza di una previsione e gestione, attraverso regole chiare a monte, degli inevitabili conflitti che si generano tra individui durante il confronto delle idee.
In particolare l'imput a questa grande rivoluzione democratica dovrebbe, in una prima fase, partire dai portavoce del m5s che dovrebbero creare un gruppo di lavoro delegato formato da esperti in organizzazione,processi democratici e tecnologie informatiche avanzate per produrre le linee guida di un progetto, una prima definizione e strutturazione degli strumenti necessari, un regolamento preciso e trasparente, aree tematiche funzionali ecc.oppure semplicemente raccogliere e sviluppare quanto già qui, nel gruppo Parelon ed altrove è stato prodotto e sperimentato.
Analisi perfetta che condivido, speriamo ci si decida a muoversi in tale direzione.
RispondiEliminaFino a che comanderanno Grillo e Casaleggio la vedo dura, mi pare abbiano troppo timore di lasciare alla base il compito di autogestirsi, certo le indicazioni del tuo post mi sembrano interessanti e potrebbero essere molto utili per superare questi timori in parte comprensibili, bisogna vedere se si avrà il coraggio di questa grande svolta.
RispondiElimina