mercoledì 14 agosto 2013

IL DIVARIO TRA RICCHI E POVERI NEL SISTEMA CAPITALISTA FINANZIARIO

A.Mazzoleni arte
di Angelo Mazzoleni,
 pubblicato sulla rivista "ITALIANOTIZIE"

Alcuni dati sulla concentrazione della ricchezza  su cui riflettere:

-secondo il  recente “Global Wealth Report” di Credit Suisse, lo 0,5% di persone più ricche controlla più del 35% della ricchezza mondiale .Il 2% delle persone più ricche detiene più della metà di tutto il patrimonio immobiliare globale.Anche secondo  "The Economic Collapse" la ricchezza diventa sempre più concentrata nelle mani di pochissimi, ed il ceto medio sta scomparendo  anche nelle nazioni benestanti come gli Stati Uniti...



-uno studio, diffuso dall'Observer e realizzato, per il gruppo Tax Justice Network ,da James Henry, esperto di tassazione ed ex capo economista della società McKinsey dicono che  i capitali evasi e nascosti nei paradisi fiscali  ammontano ad una cifra compresa tra 21000 e 32000 miliardi di dollari. Le stime a cui è arrivato Henry derivano dall'incrocio di diversi dati, da quelli della Banca per i regolamenti internazionali, a quelli del Fondo Monetario Internazionale.
E’ stato calcolato che basterebbe il rientro dei super-capitali evasi per azzerare l’attuale crisi europea del debito...

Le stime più attendibili europee  dicono che se si applicasse un tasso dello 0,1 per cento sulle transazioni finanziarie mondiali, il relativo gettito garantirebbe un'entrata fra i 160 e i 170 miliardi di dollari, il doppio della somma annuale necessaria per debellare la povertà estrema del mondo.
Sull’"Economist", che certo non puo’ definirsi di matrice comunista, si afferma che  il problema della crisi occidentale dipende proprio dalle  enormi disparità di ricchezza e da una mancata redistribuzione della stessa come si faceva in passato. Persino Soros ed altri ricchi  sostengono oggi la necessità di tassazioni sulle rendite e transazioni finanziarie che ,basterebbero a farci uscire dalla crisi.
Secondo l’economista francese Thomas Piketty «la ricchezza detenuta nei paradisi fiscali sarebbe sufficiente a trasformare l’Europa in un grosso creditore netto nei confronti del resto del mondo»."
Infine, altre stime calcolano che il 10% degli Italiani detengono un patrimonio complessivo pari al triplo del nostro debito, mentre i capitali evasi nella sola Svizzera ammontano a diverse centinaia di miliardi  di euro.

Le implicazioni di tutti questi dati sono evidenti: 

-confermano che le politiche di rigore imposte ai vari paesi in crisi, la privazione dei diritti e il dissanguamento delle classi sociali più deboli, attuate in Italia da Monti e le sue ricette fallimentari, sono del tutto inutili e funzionali ai poteri forti internazionali, tutti i dati istat e della corte dei conti lo sanciscono , 

- che si potrebbe uscire dalla crisi perseguendo una  decisa politica atta a redistribuire la ricchezza tassando la finanza  e le transazioni finanziarie, da un lato e a  stanando con determinazione, nei paradisi fiscali, gli evasori ,di cui si conoscono i nomi più importanti dall'altro. 
Basterebbe che governi europei di concerto con gli  Usa, fino ad oggi succubi del mercato, decidessero di perseguire, insieme ed in accordo,  una politica nuova di redistribuzione della ricchezza,  premessa anche per la costruzione di una vera Europa dei popoli. Ma questo potrà avvenire solo con la determinazione di una   vera sinistra al governo che giochi di concerto con Hollande ed Obama. Purtroppo noi,in Italia,  ci ritroviamo il PD...

Una battaglia dura perché, come vediamo,dalle molte reazioni contrarie alla Tobin tax, (la sacralità e l’intoccabilità dei ricchi è sempre stata la bandiera delle destre) dovranno combattere contro dei poteri che hanno dalla loro media stampa e  uomini "sponda"all'interno  dei governi e delle istituzioni.


In ogni caso,  perché  si realizzi  il profondo cambio di rotta sopra descritto,  è fondamentale che nei vari paesi,come già successo in Francia, si affermino forze nuove progressiste,di vera sinistra e con leader coraggiosi, capaci di contrastare quei poteri finanziari e non di esserne succubi o asserviti.Questo significa Creare una vera Europa dei popoli , una banca centrale autonoma, un parlamento che decide e non  i tecnocrati, l'abbandono delle politiche fallimentari neo-liberiste, del rigore  e  la revisione dell'assurdo vincolo del pareggio di bilancio, che impedisce ogni crescita e serve solo a pagare gli interessi del debito agli strozzini della finanza ed alla Germania. 

4 commenti:


  1. Luca12 ottobre 2012 10:41
    Se tutto questo uniamo lo squallido spettacolo della corruzione dilagante c'è veramente da mettersi le mani nei capelli.

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    Anonimo12 ottobre 2012 10:58
    Mandare a casa tutti questi criminali della poklitica!

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    lorettadalola12 ottobre 2012 11:40
    Ogni giorno siamo sommersi da scandali che inevitabilmente ci fanno prendere coscienza di essere preda della disonestà e dell'interesse personale - l'unico scopo per il ceto politico è quello di far rimanere intatte le "regole" che lo alimentano in modo da continuare a beneficiare dei privilegi acquisiti - che amarezza sconsolante! ciao

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    A.Mazzoleni13 ottobre 2012 15:20
    Grazie Loretta e agli altri per i vostri interventi.

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    Aldo.V.23 ottobre 2012 13:49
    vedremo cosa partoriranno questi cialtroni...

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    Anonimo26 ottobre 2012 11:55
    Sarebbe un vero schifo e davvero una colossale truffa se facessero una legge solo per garantirsi la salvezza. Spero che non arrivino a tanto.

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    Carla07 novembre 2012 19:14
    Ormai siamo alla dittatura delle caste.

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    Asterix07 novembre 2012 23:39
    E' una vera vergogna quel che stanno fcendo,purtroppo mi pare che pochi lo abbiano capito, Segno evidente di un rimbambimento generale del paese.

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  2. Post ripreso dal nostro blog di politica "ultima oasi"

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  3. Molto interessante ,un post utile per capire e molto ben documentato,complimenti.

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  4. Una documentazione che per i riferimenti non lascia dubbi alle bugie che i politicanti ed i mercati finanziari cercano ogni giorno di diffondere per convincere la gente che i loro sacrifici e miseria sono inevitabili.
    Purtroppo mancano in Italia veri leader, capaci di condurre una battaglia di idee alternativa a questa Europa dominata dai poteri finanziari.

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