Studi di diversi economisti internazionali hanno ormai
individuato le cause di fondo della crisi economica:
1-lo strapotere della finanza sull’economia reale,
2-l’enorme divario oggi esistente tra ricchi e poveri con
impoverimento del ceto medio e delle masse che ha determinato il crollo dei
consumi e che richiederebbe,una ridistribuzione della ricchezza anche attraverso una
patrimoniale sui beni dei super-ricchi, che detengono capitali pari a 5 volte il nostro debito.
3-il fallimento delle politiche neo-liberiste e l’asservimento
della politica ai poteri forti finanziari.
Oggi sono alcuni stessi super-ricchi che invocano una
redistribuzione della ricchezza rendendosi conto che senza questo passaggio non
ci potrà mai essere una uscita dalla crisi globale.
In Italia a tutto
questo si sommano altri problemi storici:
-il potere enorme delle lobby ed apparati tecno-burocratici( spesso collusi con malaffare e piduisti) che
dirigono la politica
-una classe politica inetta e corrotta
-la corruzione generale in diversi settori e l’evasione fiscale che non viene perseguita
-una disoccupazione ed un debito pubblico enormi.
-un capitalismo ottuso e medioevale
-la mancanza di regole
e la personalizzazione del consenso politico.
Se dunque ci si concentrasse sulla risoluzione di queste
cause di fondo, costruendo un progetto politico organico
per aggredire questi cause, potremmo rapidamente uscire da questa
crisi devastante. Il presupposto è però che una forza politica, formata da persone
oneste o una serie di forze politiche insieme , si prendano questo impegno per il paese.
Personalmente ritengo che attualmente questa politica nuova,
onesta e coraggiosa, che lavori collettivamente, che necessariamente dovrà adottare ad una azione di tipo keynesiano( come si fece
nella crisi del 29) con : reddito di
cittadinanza , aumento degli
investimenti pubblici, patrimoniale su finanza e super-ricchi tagli a spese
militari ed inutili , revisione della
rifoma pensioni Fornero che blocca l’accesso
ai giovani ed uccide i vecchi, riduzione
del debito pubblico e naturalmente la modifica dei parametri Europei e
abolizione del vincolo del pareggio di bilancio, non possa che essere il m5s ,
una volta perfezionato ed integrato il programma, magari con l’apporto di forze
sane sindacali come quella di Landini e parte di quel che rimane della vera
sinistra italiana.
Concentrandosi punto per punto sulle cause elencate, invece di disperdersi su cose minori, si
potrebbero trovare i modi, le coperture e le soluzioni per cominciare a
costruire finalmente una Italia migliore. Siamo ancora un paese ricco, di arte
cucina turismo idee e creatività, purtroppo abbiamo una classe politica
corrotta di inerti ed incapaci di cui prima dovremo liberarci. E qui sta agli
Italiani decidere se persistere negli errori o finalmente impegnarsi in prima
persona a cominciare dal cambiare il proprio modo di votare uscendo da passività, disinformazione e rassegnazione.
Analisi interessante e condivisibile anche se è difficile che una forza politica si assuma questo compito cisto il livello.
RispondiEliminaTutte idee ragionevoli e da realizzare , solo questi inetti del governo non ci arrivano a capire che cosi' non si può continuare.
RispondiEliminaCome emerso anche da una finalmente decente trasmissione di Santoro in effetti la redistribuzione ricchezza è l'elemento fondamentale ma chi è in grado di attuarla? Certo non il pd e questo governo di servi.Ma ho dubbi anche sul m5s.
RispondiEliminaUna ottima analisi che spero venga presa come guida per poi tentare di costruire qualcosa di ben fatto per il Paese.
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