I sette punti del m5s per l’Europa, riassumono
efficacemente le cose che Grillo ha in mente, sono, come
impostazione, soprattutto strategia, un buon punto di partenza, sono
condivisibili ma certo non possono essere definiti esaurienti
e neppure un programma, il quale presupporrebbe la
declinazione dei vari aspetti connessi alle linee guida, dei
contenuti oltre ad altre questioni importanti che qui mancano in parte o
risultano generiche.
La causa di fondo di queste carenze è sempre la stessa
che sto ripetendo da mesi: la mancanza di un sito nazionale per la
pratica di una reale democrazia liquida, con tutti gli strumenti
relativi che consentirebbero anche di costruire programmi più completi organici
e soprattutto non dettati dall’alto.
Vediamo comunque questi sette punti, importanti e
condivisibili ma insufficienti nei contenuti se non nella strategia di
fondo che è invece molto chiara : tentare di cambiare la politica europea
attuale ma se non ci si riesce, uscire eventualmente dall’Euro ( anche
qui andrebbero però precisati i dettagli di una uscita pilotata, o piano
b, insieme alla puntualizzazione che si tratta di effettuare
un referendum CONSULTIVO ( altrimenti ci prestiamo ad ironie):
- referendum per la permanenza nell'euro,
-abolizione del Fiscal Compact,
-abolizione del vincolo del pareggio di
bilancio,
-adozione degli eurobond,
-alleanza tra i Paesi mediterranei per una politica
comune.
-investimenti in innovazione e nuove attività produttive
esclusi dal limite del 3% annuo di deficit di bilancio,
-finanziamenti per attività agricole e di allevamento
finalizzate ai consumi nazionali interni
I punti, che chiamerei più correttamente “linee
guida”, come si vede, sono generali ed in parte generici, manca la
loro declinazione, gli obiettivi i modi ed i tempi per il
loro perseguimento mancano altri obiettivi e contenuti di
completamento, dunque, a mio parere, detto “programma” andrebbe riformulato
e completato .
Mi limito qui a indicare alcune questioni ed
obiettivi per me importanti:
-che tipo di democrazia e parlamento si vuole
costruire,
-quali i meccanismi delle funzioni del parlamento
europeo sono per noi da modificare,
-che tipo di politica , visione economia ( liberista, keynesiana, marxiana) si vuole cercare di portare avanti.
-quali cambiamenti istituzionali si
vogliono realizzare con la nostra azione e con chi,
-quali poteri si vogliono dare al parlamento perché
sia effettivamente questo organo a decidere le politiche europee e non i capi
di stato, i burocrati o gli interessi finanziari,
-che tipo di banca centrale, al di là della
questione Eurobond, si intende costruire,
-che tipo di azione e battaglia si vuole fare
rispetto alle politiche economiche nei diversi settori ( agricoltura, industria
terziario ecc)
-soprattutto che tipo di politica sociale e sui
diritti si vuole perseguire ,
-cosa si vuol fare per combattere la speculazione e
gli interessi dei poteri forti finanziari , per cambiare l’attuale
indirizzo europeo per tentare di costruire una vera Europa dei popoli.
-quali politiche di sviluppo nei vari settori compresa
cultura e ricerca,
-come e dove utilizzare i fondi europei ecc. ecc.
Inoltre,ritengo occorrerebbe condurre una campagna
televisiva efficace visto che che ultimamente i nostri rappresentanti,
che tanto bene avevano fatto nei mesi scorsi, sembrano spariti
dalle principali trasmissioni televisive lasciando spazio alla propaganda governativa
e di sistema, attualmente dominata e monopolizzata dalla figura di
Renzi, con le sue caramelle elettorali, distribuite ogni giorno, alla faccia
della par condicio, dai media di regime.
La mancanza per ora di tutto questo, la
questione delle espulsioni assurde e l’ultima trovata di Grillo sui 250000 euro
di penale per il parlamentare sfiduciato che non si dimette (cosa oltretutto
di dubbia costituzionalità oltre che non precisata nelle forme), spiega perché
gli ultimi sondaggi ci danno in calo di consensi.
Con queste regole comincio a
pensare che sarà perfino difficile trovare persone disposte a candidarsi
visto il clima pesante che nulla c'entra con l'intransigenza, ma forse è effetto
di una visione psicologica personale del nostro leader.
Se davvero vogliamo essere la prima forza
politica in Europa c’è dunque molto da fare a livello di proposta, di forte
campagna elettorale, ma soprattutto di comunicazione chiara da fare
in questi due mesi.
Soprattutto serve accelerare il processo di costruzione di
reale democrazia liquida. In attesa che sia pronto il progetto parlamento
elettronico forse sarebbe il caso di cominciare con l’inserire sul blog di
Grillo almeno un forum decente e Liquid Feedback che servirebbero
per rendere più credibile sia i programmi che le candidature che la
votazioni in rete.
Speriamo in bene, visto che ci sono ancora moltissimi italioti che votano acriticamente facendosi influenzare dalle tv filo-governative( anche su questo occorrerebbe reagire in modo forte ed eclatante).
Chiudo con un collegamento in tema relativo ad un mio
post sulle ragioni pro e contro l'euro scritto qualche tempo fa e che potrebbe
essere utile per chiarirsi le idee se dovessimo arrivare al referendum
consultivo:
Post come sempre ricco di critiche costruttive interessanti e che condivido, la maggiore presenza in tv è fondanmentale se si vuole vincere.
RispondiEliminaMi rifiuto comunque di pensare che gli Italiani si facciano ancora abbindolare dalle false promesse di Renzi, ma certo anche noi dobbiamo migliorare alcune cose se si vuole vincere.
RispondiEliminaAnalisi condivisibile soprattutto dopo le ultime vicende con Pizzaroti, ogni tanto Grillo straparla.
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